Friday, January 3, 2025

 NON SI SA

Non si sa,
si sa,
cosa si risponderà,
io lo so,
tu no,
ma chi lo capirà?
Le parole scorrono,
vaghe e leggere,
ma senza contesto,
si perdono nel nulla.
Sarà sorprendente o forse sconvolgente,
quello che penso io,
è fuori dalla mente.
Tu non lo sai,
ma forse lo intuisci,
c'è un dubbio che cresce,
e poi svanisci.
Le lettere scritte,
ma chi le ha create?
Non importa,
vedrai,
sono complicate.
Curioso di sapere,
di vedere il destino,
voglio tracciare la tua sorte,
la tua morte.
Il prezzo è alto,
per ogni errore,
ma alla fine,
chi pagherà il mio dolore?
Chi avrà l'onore?
Le parole restano,
si sa o non si sa,
ma la verità,
alla fine,
al pubblico si rivelerà.
Analisi della poesia
NON SI SA
La poesia esplora l'incertezza e la riflessione sul destino, sulla verità e sul peso delle parole. Il poeta gioca con il concetto di ciò che si sa e ciò che non si sa, creando una tensione tra la consapevolezza e il mistero. Le parole, che sembrano inizialmente vaghe e prive di contesto, acquisiscono una potenza crescente man mano che la poesia prosegue. L'idea di "tracciare la sorte" e il prezzo da pagare per ogni errore riflettono la serietà delle scelte e delle azioni, mentre il dubbio e il mistero avvolgono ogni verso. La poesia si conclude con una riflessione sulla verità che, nonostante il confuso intreccio di parole e pensieri, si rivelerà al pubblico, sottolineando la tensione tra il privato e il pubblico.
Descrizione della poesia
"NON SI SA" è una riflessione sull'incertezza esistenziale e sul significato delle parole. La ripetizione del "si sa" e "non si sa" enfatizza la contraddizione e il mistero che permeano il pensiero umano. La poesia gioca con l'idea che le parole, pur essendo cariche di significato, spesso non trovano un contesto chiaro e si perdono nel nulla. Il poeta esprime una sorta di curiosità per ciò che accadrà, ma allo stesso tempo una consapevolezza che il destino e la verità sono imprevedibili e a volte sconvolgenti. Il finale lascia aperta la domanda su chi pagherà il prezzo delle azioni, con un accenno alla rivelazione finale della verità.
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La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.

TE AMOR-TE
Ti sto aspettando, ti sto chiamando,
mentre sto cantando.
Te amor-te, morte.
Mi stai guardando?
Mi stai osservando,
con occhi vuoti,
cerco il silenzio inesistente,
che invade il corpo e la mente.
Mi stai ascoltando?
Voglio sentire,
quel pensiero imminente,
escalante, devastante,
che dura un istante.
Cosa intendi dire, sussurrare,
vieni a cercarmi.
Cara te amor-te,
siamo nel ritmo della fine.
Te amor-te vieni a ballare.
Che bella sensazione,
quando sei con me.
Dai, dimmi che non finirà mai con te.
Ti guardo, ti osservo,
mi circondi, con me ti fondi.
Voglio sentirti,
il bianco nel nero si fonde,
creando nuove onde.
Guarda la creazione prende vita dalla morte.
Il destino dei serpenti, si compie in veleno,
nutrono se stessi fino al supremo.
Sublime la danza, il ritmo sale,
ti amo a morte, in questo rituale.
Te-mor, morte, amor senza fine,
dai, prendi il ritmo, balla nel sublime.
Il tempo si ferma, il battito cresce,
ti amo a morte, mentre il ritmo non cessa.
Analisi della Poesia
La poesia "TE AMOR-TE" esplora la connessione tra amore e morte, due concetti opposti che si intrecciano nel ritmo della vita. La ripetizione del termine "Te amor-te" crea una fusione simbolica tra l'amore e la morte, una danza rituale che sottolinea come entrambi siano inevitabili e inseparabili. Il poeta si rivolge a questa entità amorosa, cercando di comprendere e sentire la sua presenza. La metafora del "bianco nel nero" e della "creazione dalla morte" suggerisce che dalla fine può nascere una nuova vita, un ciclo perpetuo. Il ritmo crescente e la tensione tra l'amore e la morte si intrecciano in un ballo sublime, simbolo di una forza inarrestabile e trasformativa.
Descrizione della Poesia
La poesia si presenta come un invito a ballare con l'amore e la morte, unendo questi due concetti in un rituale di passione e fatalismo. La ripetizione del "Ti amo a morte" enfatizza l'intensità di un amore che non ha fine, ma che è indissolubilmente legato alla fine stessa. Il poeta cerca una comunione con l'entità amorosa, immerso nel ritmo e nella danza, dove la creazione e la distruzione si fondono. L'immagine del "destino dei serpenti" e del "veleno" allude alla ciclicità della vita e alla sua inevitabilità.
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La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.

IL SILENZIO
Le voci che un tempo mi assillavano,
come eco nel buio, mi accompagnavano,
ora sono quasi un sussurro spento,
nell'ombra si sono dissolte col vento.
Parlavano di me in modo indecente,
senza sapere, senza essere presenti,
ma adesso non sento più niente,
di questa gente non m'importa più niente.
Cattiverie per fuggire alla loro miseria,
prigionieri di una mente silente,
non vedono che le loro parole espresse
sono specchi delle loro stesse debolezze.
Parlano a vuoto, senza comprensione,
mosse dall'odio e dalla suggestione,
ma io sono libero, immune dal male,
non mi tocca la loro ombra banale.
Analisi della Poesia
IL SILENZIO
La poesia esplora il tema del silenzio come liberazione dalla negatività esterna, rappresentata dalle voci che una volta tormentavano il soggetto. Le voci, inizialmente potenti e assillanti, sono descritte come eco nel buio, simbolo di una presenza che svanisce nel nulla. Il poeta si stacca da queste voci, scegliendo di non cedere alla loro influenza. L'immagine del vento che dissolve le voci e delle parole che diventano specchi delle debolezze degli altri, enfatizza la distanza emotiva che il soggetto ha acquisito nei confronti delle maldicenze e delle critiche. Il poeta si proclama immune e libero dalle cattiverie, dichiarando il proprio distacco dal mondo esterno, un mondo che non può più influenzarlo.
Descrizione della Poesia
La poesia si presenta come un percorso di crescita e liberazione interiore. Ogni verso suggerisce una graduale trasformazione, in cui le voci che un tempo avevano potere sul poeta diventano sempre più deboli fino a svanire. La rabbia e l'odio altrui, rappresentati dalle parole e dalle critiche, non toccano più l'autore, che si proclama immune e libero. La metafora del "silenzio" non è solo l'assenza di suoni, ma un rifiuto di essere influenzato dal mondo esterno e dalle sue negatività.
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La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.

INTORNO A ME C'È SOLO...
Ho voglia di dormire all'infinito,
non pensare,
sentire emozioni,
levarmi tutto il mondo dalla testa,
per molteplici ragioni.
Provo a staccare,
dissociarmi dal mondo circostante,
mi manca l'aria,
tutto è asfissiante.
Ispiro, espiro,
mi sta mancando l'ossigeno,
il formicolio negli arti aumenta,
il cuore batte,
impazzisce sanguinando.
Ho voglia di dormire all'infinito,
non pensare,
sentire emozioni,
levarmi tutto il mondo dalla testa,
per molteplici ragioni.
Voglio farla finita con questa merda infinita,
che la plebe mi porge su un piatto d'argento nella vita.
Non riesco a dormire,
mi sembra di sentire l'ipocrisia circostante.
Sta parlando,
sempre le stesse cose a ripetizione,
cattiverie gratuite,
discorsi diffamatori,
senza fondamenta né sostanza,
senza prova, né testimonianza.
Ho voglia di dormire all'infinito,
non pensare,
sentire emozioni,
levarmi tutto il mondo dalla testa,
per molteplici ragioni.
Chiudo gli occhi,
visualizzo,
scrivo parole,
divento scrittore, poeta, creatore,
trasforma ogni frase in valore,
so soldi, peccatore.
Ho voglia di dormire all'infinito,
non pensare,
sentire emozioni,
levarmi tutto il mondo dalla testa,
per molteplici ragioni.
Scrivo,
non perdere il filo,
giro a 360 gradi all'esaurimento.
L'arte è cultura in evoluzione,
ad ognuno la propria interpretazione.
Tu detti.
Io scrivo.
Attorno a me, ipocriti e ferite,
ma io rinasco,
come i gatti che hanno 6 vite.
Il mio omicidio concettuale,
rappresenta la resurrezione necessaria e naturale.
Grazie a questo caos,
materia preziosa,
ogni errore, una lezione gloriosa.
Soldi, successo,
il mondo gira intorno a ciò,
vorrei dormire almeno un po'.
Ho voglia di dormire all'infinito,
non pensare,
sentire emozioni,
levarmi tutto il mondo dalla testa,
per molteplici ragioni.
La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.
Analisi e spiegazione della poesia: INTORNO A ME C'È SOLO...
Questa poesia esprime un'intensa introspezione e una lotta interiore con i pensieri negativi, l'ipocrisia della società e il desiderio di evasione dalla realtà. L'autore descrive un ciclo di sofferenza emotiva che si mescola alla creazione artistica, trasformando il dolore in un atto di rinascita e riscatto. Il sonno infinito diventa un simbolo di pace agognata, mentre la scrittura e l'arte sono gli strumenti per affrontare il caos e trovare un senso nell'esistenza.
La poesia utilizza immagini potenti, come il formicolio agli arti e il cuore sanguinante, per descrivere la fisicità dell'ansia e del disagio. Attraverso l'arte, l'autore si reinventa, superando le ferite inflitte dall'ambiente circostante e dalle proprie emozioni, per emergere come creatore di significati.
Il concetto di "omicidio concettuale" riflette una trasformazione simbolica: un atto di abbandono delle vecchie identità per rinascere, aprendosi a nuove prospettive e significati. La poesia si chiude con una consapevolezza duale: il mondo ruota intorno al successo e ai soldi, ma il desiderio di semplicità e pace persiste, incarnato nel bisogno di "dormire almeno un po'".
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IL CHECK-IN PER LA DANZA
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Aprirò le porte dell'inferno,
trasformerò il gelo in eterno.
Check-in obbligatorio.
Biglietto,
prego,
per questa danza,
la giostra dell'arroganza.
Tu, senza ingresso, hai già finito,
puoi solo osservare,
ascoltare,
stare zitto.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Aprirò le porte dell'inferno,
trasformerò il buio in eterno.
Io giro,
il mondo seguirà,
mentre sui media la verità danzerà.
Ogni passo,
ogni abito nuovo,
la perfezione,
di un artista nuovo in costante evoluzione.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Aprirò le porte dell'inferno,
trasformerò l'odio in eterno.
Vestiti di stracci,
al giudizio la verità si abbracci.
Io Gucci ce l'ho,
ma sai che importa?
Non me ne frega di ciò,
già da un po.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Sono perfetto,
l'angelo nero nell'eterno gelo.
Dentro di me il diamante,
una luce ferita,
un riflesso rovinato.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Chiuderò le porte dell'inferno,
lo trasformerò in eternità.
Io risorgerò,
come un creatore,
le asimmetrie si trasformeranno in splendore,
partorite dal dolore.
Un nuovo nome,
una nuova identità,
un mondo che gira,
la storia sarà.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Sigillerò le porte dell'inferno,
bloccandovi per l'eterno.
Brillerò,
brillerò,
nella perfezione,
sarò la luce,
la perfezione nell'imperfezione,
Fragile e forte,
come un diamante,
in ogni mio passo,
sarò brillante.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Aprirò le porte del paradiso,
trasformerò il buio in eterna luce.
La danza finisce,
ma il ciclo ritorna,
il tempo mi plasma,
la luce mi adorna.
Sarò tutto,
sarò ciò che vorrò,
e nel caos perfetto,
per sempre vivrò.
Sarò forte,
sarò perfetto,
l'angelo oscuro,
il maledetto.
Chiuderò le porte del paradiso,
trasformandolo nella perfezione.
La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.
Descrizione e analisi della poesia Il IL CHECK-IN PER LA DANZA
La poesia si presenta come un viaggio visionario che combina il concetto di perfezione con l'immagine dell'angelo maledetto. L'autore utilizza metafore potenti come "porte dell'inferno" e "porte del paradiso" per esplorare il contrasto tra oscurità e luce, evoluzione personale e il peso del giudizio esterno. Il tono è allo stesso tempo determinato e riflessivo, trasmettendo un senso di lotta interna ed esterna per definire un'identità autentica e creativa.
L'angelo oscuro, figura ricorrente nella poesia, rappresenta la forza e l'accettazione delle proprie imperfezioni come elemento di trasformazione. La narrazione poetica è ciclica: si inizia con un invito al check-in per una danza simbolica e si conclude con una rinascita, dove caos e perfezione si intrecciano. La ripetizione di versi come "Sarò forte, sarò perfetto" rafforza l'idea di un'affermazione di sé attraverso il dolore e la crescita.
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